Ne soffre, occasionalmente o continuativamente, una fetta notevole di popolazione: la malattia da reflusso gastroesofageo è una condizione che consiste nel ritorno del contenuto dello stomaco verso l’esofago.
Le cause sono principalmente due:
Più frequentemente le causa sono da ricercare in una tendenza allo svuotamento rallentato dello stomaco e in un malfunzionamento del cardias.
In questo caso però nulla di oggettivamente patologico è quasi mai rilevabile durante una gastroscopia: si tratta infatti di una condizione funzionale.
In una minoranza di casi però questa condizione può produrre piccole erosioni della mucosa esofagea.
I sintomi principali del reflusso gastroesofageo sono:
I farmaci più efficaci contro i sintomi sono gli inibitori di pompa protonica (Ppi), tra i più venduti al mondo. Ma anche con l’alimentazione e alcuni integratori e nutraceutici possiamo alleviare la sintomatologia.
Tra questi vanno citati sicuramente gli alginati, che riducono il reflusso proteggendo inoltre la mucosa esofagea: si tratta di sali dell’acido alginico, estratto dalla parete cellulare di diverse alghe tra cui la laminaria.
ZENZERO, CURCUMA E MELATONINA PER LA MOTILITÀ GASTRICA
Ultimamente si sente parlare spesso delle proprietà utili a chi soffre di reflusso gastroesofageo di zenzero e curcuma: entrambe queste sostanze sono infatti procinetiche, ovvero stimolano la motilità gastrica accelerando lo svuotamento dello stomaco.
Alcuni studi che necessitano di conferme con maggiori casistiche indicano che anche la melatonina e il triptofano, un suo precursore, possono avere effetto protettivo nei confronti del reflusso gastroesofageo contrastando l’effetto ossidativo e dunque deleterio apportato dai radicali liberi a livello della mucosa gastrica ed evitando la comparsa di ulcere.
I LIVELLI DI MELATONINA DEI PAZIENTI CON REFLUSSO GASTROESOFAGEO SONO PIÙ BASSI RISPETTO AI SOGGETTI SANI: QUESTO SUPPORTA L’EVIDENZA DI UN EFFETTO PROTETTIVO DI QUESTA SOSTANZA.
VITAMINE PROTETTIVE CONTRO IL REFLUSSO
Una ricerca pubblicata nel 2006 sul Journal of Pineal Research ha dimostrato inoltre l’efficacia di altri nutraceutici e integratori se confrontati con uno dei più diffusi Ppi, ovvero l’omeprazolo.
Tra questi, oltre a melatonina e triptofano, vanno citati:
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